Smalto semipermanente Estrosa, ecco la guida completa

luglio 11, 2013 | 10 Comments

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Remover Per Smalto Gel
Solvente profumato a base di acetone che si usa per rimuovere lo smalto semipermanente.

Cleanser Magic
È una soluzione a base di alcool che si usa per sgrassare l’unghia prima di applicare il primer e per rimuovere il cosiddetto strato di dispersione ovvero quella patina oleosa che si forma dopo la polimerizzazione del lucidante (ultimo step) e che fa sembrare lo smalto ancora fresco.

Smalto semipermanente Estrosa

Base Per Smalto Gel Semipermanente
Base non acida che massimizza l’adesione dello smalto semipermanente. È molto fluido e si asciuga all’aria in 30 secondi.

Normalmente va applicato su tutta la superficie dell’unghia, ma se avete unghie particolarmente fragili o porose, applicatelo solo sulla punta delle unghie e lungo i contorni.

Defence Coat
Prodotto 2 in 1 che protegge l’unghia naturale dai pigmenti del colore applicato successivamente e, al tempo stesso, facilita la rimozione dello smalto semipermanente. È trasparente e si asciuga polimerizzandolo il lampada per 180 sec.

Lucidante Per Smalto Gel Semipermanente
Top coat trasparente che sigilla il colore e crea uno strato anti-sbeccatura.
Va applicato come step finale e deve essere polimerizzato in lampada per 180 sec.
Sigilla la manicure con un finish extra-glossy e crea uno strato protettivo sull’unghia ottimo per chi ha unghie sottili e fragili.

Smalto semipermanente Estrosa

Prima di mostrarvi i colori, voglio rispondere ai 3 quesiti più frequenti in assoluto.

È difficile applicare lo smalto semipermanente?
No, non è difficile. Se siete in grado di applicare un comune smalto non avrete difficoltà ad applicare il semipermanente.

L’unica differenza è che il semipermanente non asciugandosi all’aria resta fluido e potrebbe colare leggermente: niente panico, si può rimediare facilmente correggendo le sbavature con un bastoncino di legno o con una nail corrector pen. Con il tempo di familiarizzerà con la formulazione e si imparerà ad applicarlo più velocemente. Volendo si potrebbe anche fissare unghia per unghia in lampada per qualche secondo ma personalmente preferisco evitare per non incrementare inutilmente il tempo di esposizione alla lampada.

Lo smalto semipermanente rovina le unghie?
Lo smalto semipermanente in sé non è dannoso perché prevede solo una leggera opacizzazione dell’unghia e la rimozione non è invasiva.
Quello che può essere dannoso è l’abitudine a portarlo sempre, quindi a toglierlo e riapplicarlo in modo continuativo.

Considerante che per circa 3 settimane le vostre unghie non potranno “ossigenarsi” -ovvero idratarsi correttamente- e che la rimozione si esegue comunque con un solvente a base di acetone che va tenuto in posa per circa 15 minuti e che di conseguenza tende a seccare notevolmente le unghie.

Come vedrete nel tutorial, dopo la rimozione le unghie sono in buone condizioni ma appaiono un po’secche. Quindi, a mio parere, sarebbe corretto godersi una manicure extra lucida e durevole e, una volta rimossa, fare un bel periodo di pausa di almeno 1 settimana in cui si applicano solo ed esclusivamente oli/creme idratanti per permette alle unghie di riprendersi dalla secchezza -che poi è una delle principali cause di fragilità-.

Tenete presente che “il troppo storpia” sempre e comunque: anche mettere e togliere lo smalto comune può essere dannoso ma oggi i solventi delicati senza acetone ci aiutano a limitare i danni legati alla secchezza.

L’esposizione alle lampade UV provoca il cancro?
Non sono una dermatologa e pertanto mi attengo esclusivamente alle informazioni trovate in rete (in particolare un articolo del Corriere della Sera).

L’allarme è scattato nel 2009 quando fu diffuso un articolo pubblicato dai dermatologi dell’Anderson Cancer Center dell’università del Texas sulla rivista Archives of Dermatology. I ricercatori americani erano partiti dal caso clinico di 2 donne inglesi (e sottolineo solo 2) che avevano sviluppato un tumore di tipo non melanoma sul dorso delle mani, una dopo aver usato lampade Uv 8 volte in un anno e l’altra 2 volte al mese per 15 anni.

Secondo me 2 casi sono pochi per trarre delle conclusioni ma bisogna comunque ricordare che ormai è assodato che l’esposizione a raggi UV è un fattore di rischio.

Anche in questo caso penso al detto “il troppo storpia“.
Nel dubbio comunque applico una protezione solare SPF30 sulle mani, di sicuro male non fa: proteggo sempre la pelle dai raggi UV quindi non vedo perché non dovrei farlo con la lampada anche se i tempi di esposizione sono minimi.

Se avete altre domande, scrivetemi o lasciatemi un commento, le inoltrerò direttamente ad Estrosa così da potervi fornire una risposta più tecnica.

Passiamo ora ad analizzare le colorazioni.

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Commenti (10)

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  1. Chiara ha detto:

    Ciao!!! Vorrei chiederti.. Una volta messo il defence coat e lasciato polimerizzare per 180 secondi è normale che non si asciughi perfettamente ma rimanga come uno strato dispersivo? In questo caso lo devo rimuovere con il cleaners o non importa e procedo con il colore?

    Grazie mille!!!

  2. sonia ha detto:

    vorrei un info…ma quando cresce l’unghia con il semipermanente si fa il refil??e come?o si toglie tutto??Grazie

  3. Antonella ha detto:

    Ciao! Complimenti per i tuoi tutorial :-)
    Ti scrivo perché avrei bisogno di un’informazione : dopo aver applicato tutti i prodotti, mi rendo conto che le unghie restano morbide e lo smalto/gel non è completamente asciutto… E’ fondamentale l’applicazione di qualche prodotto particolare per permettere la solidificazione dello smalto??
    Ti ringrazio anticipatamente per la risposta, ciao e a presto!! :-)

    • Makeuppy ha detto:

      Ciao Antonella,
      se utilizzi esattamente gli stessi prodotti Estrosa, rispetta scrupolosamente i tempi indicati per l’esposizione alla lampada. Se togli prima la mano il processo di asciugatura non sarà completo e lo smalto risulterà morbido. Una leggera patina oleosa al termine del processo è normale, potrai rimuoverla facilmente con il Magic Cleanser. Un’altra causa del problema che hai manifestato potrebbe essere l’uso di prodotti di brand diversi, come ad esempio usare la base di un brand e lo smalto o il topcoat di un altro. Ciò è sempre sconsigliato perché potrebbero esserci delle “incompatibilità chimiche” con una conseguente cattiva polimerizzazione.
      Alla prossima!

  4. Sanachang ha detto:

    Ciao! Anche io uso il semipermanente da un po’ e mi faccio anche la ricostruzione fai-da-me! Volevo consigliarti i prodotti del sito http://www.enailstore.com che ho provato per la prima volta al cosmoprof! Oltre ad avere prezzi a dir poco competitivi, sono molto validi!

  5. Gianna ha detto:

    Utile l’idea della crema con spf durante l’esposizione alla lampada!

    Io faccio spesso il semipermanente e effettivamente queste voci sull’uso della lampada un pò mi preoccupavano…

    Ora farò anche io così, come ho fatto a non pensarci prima?!XD

    Grazie 1000!

    saluti dalla Sicilia!

  6. Mariella ha detto:

    Ciao e complimenti per l’articolo.

    Avrei una domanda: questo tipo di smalto può essere usato in caso di gravidanza o allattamento?

    Grazie!!

  7. Veronica ha detto:

    Io non potrei, sono allergica a tutti i detersivi, non posso usare l’acetone, figuraimoci fare i cappuccetti di acetone 100% per 15 minuti… muoio!

  8. Arianna ha detto:

    Bell’articolo dettagliato! Non ho capito bene una cosa: nella french semipermanente prima di mettere il rosa lattiginoso (e poi il bianco aria) metti anche la base, come nella manicure semipermanente colorata?

    • Makeuppy ha detto:

      Ciao Arianna,
      sì la procedura di base è sempre uguale: opacizzare, base smalto gel, defence coat, rosa lattiginoso, bianco aria, lucidante.

      Alla prossima!
      Alessia

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